Sì, il 2 aprile 1985. Da qualche minuto sono passate le otto. Nella villetta in cui abita la famiglia Asta, Salvatore e Giuseppe, gemelli di sei anni, si stanno rincorrendo dentro casa, seminando il caos. È tardi, ma fanno ancora in tempo ad arrivare a scuola.

La loro sorella Margherita, di 11 anni, è appena andata via; per non fare tardi si è fatta accompagnare dalla madre della sua amica Maria Elena.

Ecco. Giuseppe e Salvatore sono finalmente nella Volkswagen Scirocco azzurra, guidata da Barbara Rizzo, la loro mamma; percorrono il lungomare di Pizzolungo che conduce alla loro scuola. Sul lato destro della strada c’è un’auto parcheggiata.

Nel momento In cui l’auto di Barbara supera l’auto parcheggiata, la sua Scirocco, a sua volta, viene superata da una Fiat 132 grigia.

Un boato assordante. Dopo, il buio.

L’auto parcheggiata era imbottita di esplosivo ed era destinata al magistrato Carlo Palermo che , in quel momento, era a bordo della Fiat 132 grigia. Il magistrato e la sua scorta sopravvissero all’attentato, ma Barbara, Giuseppe e Salvatore Asta morirono facendogli da scudo.

A Giuseppe e Salvatore abbiamo voluto dedicare il laboratorio di Street Art che si terrà domenica 5 marzo, nella villa comunale D’Amely Melodia di Binetto e a costoro, alla loro spensieratezza, alla loro semplicità, alla loro innocenza, vorremmo consacrare un parco - il nostro parco - che, ogni giorno, accoglie decine e decine di bambini della stessa età di Salvatore e Giuseppe in quel 2 aprile 1985.